La verità degli occhi lucidi

Oggi ho approfittato di questa giornata di sole per andare a trovare L., non potevo più rimandare: siamo all'8 del mese, e già non ha più nemmeno un euro in tasca.
Mi dice "Marco, se io potessi sollevarmi da questa situazione con le braccia, con il lavoro, dimenticherei i miei 84 anni e striscerei pur di riprendere la mia dignità. Però da questa situazione si può uscire solo con dei soldi in tasca, e con la mia pensione minima non c'è alcuna possibilità".
Mentre elenca le solite bollette da rincorrere, gli esce una risata isterica, e penso che di solito non fa così... infatti cambia subito discorso e, mentre mi racconta dei figli che non si fanno sentire da quasi un anno, capisco dove sono i suoi pensieri.
C'è sempre tanta verità negli occhi lucidi.
"No Marco, te l'ho già detto, io ho visto come vivono in quella casa di riposo; altro che tutto 'sto casino sul testamento biologico, io se devo finire là mi ammazzo. Io mi ammazzo."
Non lo so bene dove la prendo la forza di andare da L., forse è tutta nella carezza con cui mi lascia quando me ne vado, quella di un vecchio che saluta con gli occhi sbiaditi un tempo che non vorrebbe più vivere ma da cui vorrebbe almeno essere ascoltato un poco.

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