L'ultima riga delle favole - Massimo Gramellini

Bello.
C'è un verbo utilizzato in questo libro che è meraviglioso: "rac-cantare". L'idea del racconto attraverso la musica, la poesia dei sentimenti, sono quanto di più classico e puro ci possa essere.
Ma è la fantasia a salvare questa storia dalla banalità: il lettore è stimolato moltissimo all'immaginazione, i luoghi ed i personaggi sono i perfetti compagni di viaggio per una favola che educa all'amore.
Né Dino Buzzati (come detto dall'autore), né tanto meno Paulo Coelho (come sostengono i detrattori di questo libro); io ci ho trovato la freschezza dello Stefano Benni di "Elianto".
Fantasia al potere.

Le mie note dal libro... (iscrivetevi ad aNobii!!)

Arianna era esattamente il genere di ragazza di cui avrebbe potuto innamorarsi. Doveva darsela a gambe e sparire, prima che fosse troppo tardi.

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