Aids, il Brasile infrange il brevetto

La vita umana vale più di un brevetto. In base a questo principio, il governo di Brasilia ha annunciato che infrangerà il brevetto del farmaco anti-Aids "Kaletra", prodotto dalla casa farmaceutica americana Abbott. Un anti-retrovirale che la sanità brasiliana fornisce gratuitamente a oltre 23 mila ammalati. La Abbott non ha accettato di ridurre il prezzo o di cedere la licenza di fabbricazione al governo brasiliano, e così il presidente Lula ha deciso di produrre in proprio, in un laboratorio statale, il farmaco.

"Infrangere il brevetto del Kaletra non è un'infrazione né del contratto di fornitura né degli accordi internazionali sui brevetti. E solo l'applicazione delle norme internazionali e degli accordi del Wto (Organizzazione mondiale del commercio), che permettono di adottare misure del genere in circostanze d'emergenza", ha dichiarato il ministro della Sanità, Humberto Costa.

Costa ha ricordato che la "Dichiarazione di Doha" del 2001 riconosce che gli accordi globali sui brevetti non devono sovrapporsi agli interessi di salute pubblica. E così Brasilia ha definito di "interesse pubblico" questo farmaco anti-retrovirale. Il ministro ha ribadito che la misura è stata adottata per garantire la continuità del programma statale di lotta all'Aids, considerato il più efficace e avanzato al mondo, e garantire ai 170 mila pazienti del programma l'accesso gratuito ai farmaci.

"Siamo sicuri che la posizione del Brasile otterrà approvazione e plauso in tutto il mondo", ha sottolineato Costa. Il ministro ha spiegato che da quando la Abbott fornisce il "Kaletra" al programma statale brasiliano, dal 2001, i pazienti a cui è somministrato sono passati da 3.200 a 23.400. Tuttavia, nonostante l'ammortizzazione degli investimenti e l'economia di scala, la Abbott non ha accettato ridurre di un centesimo il prezzo all'ingrosso (1,17 dollari). In Brasile, dove secondo le stime ci sono 600 mila ammalati, vengono garantiti i trattamenti anti-Aids a 170 mila persone.

Il governo brasiliano sarà ora in grado di produrre il "Kaletra" a 68 centesimi di dollaro, ma ha assicurato che continuerà a pagare il 3% di royalties alla Abbott. Il provvedimento consentirà un risparmio annuo per il programma di 130 milioni di real (circa 42 milioni di euro). E trattative analoghe sono in corso con altre due case farmaceutiche, la Merck e la Gilead, rispettivamente per i farmaci "Efavirenz" e "Tenofovir". Diversamente dalla Abbott, esse sembrano propense a cedere, tanto più con il precedente creatosi oggi.

Adesso numerosi altri paesi, dove l'Aids costituisce un grave problema sociale, potrebbero seguire l'esempio del Brasile e infrangere i brevetti sui farmaci anti-retrovirali per garantire al numero più ampio di ammalati l'accesso gratuitto alle terapie.

(da "La Repubblica", 25 giugno 2005)

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