Un ricordo all'improvviso

Un ricordo all'improvviso

02/07/2006 1 minute

Uff! Che caldo...
Oggi ho passato la mia solita domenica apatica, solitaria e svogliata, a conferma che si sta sempre più trasformando nel giorno della settimana che meno preferisco.
Nel mio inquieto girovagare per casa alla ricerca di qualche distrazione, ho preso a curiosare nella mia libreria, ed ho ritrovato un libro speciale: ricordo ancora perfettamente come - inaspettato - mi è stato regalato diversi anni fa; l'ho aperto (dopo una carezza per togliere quel lieve velo di polvere che avvolge sempre le cose care), ed in prima pagina la dedica scritta al volo su un treno che ci riportava a casa dopo una giornata bellissima:

Se avessi del cielo le vesti ricamate,
Di argentea e dorata luce inghirlandate,
La veste blu, quella pallida e quella oscura
Della notte e del giorno e della sera quasi buia,
Io le distenderei sotto i tuoi piedi:
Ma, essendo povero, non ho che i miei sogni.
E i miei sogni ho disteso sotto i tuoi piedi;
Tu cammina piano perché cammini sui miei sogni.

[William Butler Yeats]

Che bellezza questo ricordo che riaffiora in modo così sfrontato! Un po' come quando ti siedi ad un tavolo con i soliti vecchi amici e si comincia a ricordare quell'estate al mare, quella bevuta, quella ragazza... e tornano al cuore una voce, un sapore, una canzone, che ti rapiscono per un attimo nel tuo profondo passato.

Ma fa caldo. Poso il libro, alzo a palla il volume dello stereo e mi mangio un gelato.

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